Che cosa ci insegna MQ:
Principio di sovrapposizione:
La realtà/verità (inafferrabile per Pirrone) è comunque sommatoria ai* Yi;
lenunciazione di verità parziali, enunciabili in quanto appunto parziali, è un collasso della realtà in cui si manifestano singoli autovalori relativi agli autostati Yi. Questo giustifica quella strana sensazione, non so se avete presente, per cui in un dibattito tutti sembrano avere ragione.
E perché ognuno ci presenta un autovalore del suo operatore di interpretazione della realtà.
Esempio: a Porta a Porta il politico X (supposto in buona fede) applica lequazione agli autovalori:
Ix|Yx>=ix|Yx>
In cui:
Ix = Operatore (lineare) di interpretazione del politico X, opera sullo stato di realtà/verità |Y>;
ix= autovalore delloperatore di cui sopra, rappresenta una (interpretazione della) realtà/verità enunciabile ed enunciata.
Si noti che quando ci è manifesta una interpretazione ix lo stato |Y> collassa nellautostato |Yx>. E questo un limite gnoseologico: siamo ammessi soltanto a delle rivelazioni parziali Yi, quando la Verità è infinita composizione di queste (|Y> = Si ai|Yi>;) e dunque inafferrabile.
Principio di incertezza:
Che dire della possibilità che alcune variabili sociali obbediscano al principio Heisenbergiano?
DL * DG >= cost.
Provare con: L=Libertà; G=Giustizia
Funziona eccome. Per raggiungere minima incertezza in Giustizia occorre limitare la Libertà; società molto libere sono ingiuste. E un limite insito nella natura delle cose, non affannatevi a cercare soluzioni magiche.
Principio di complementarietà:
Se una cosa appare a taluni bianca e a talaltri nera è perché la cosa è unaltra cosa:
non bianca, non nera, ma con la facoltà di apparire o bianca o nera.